Progetto:
Call to action. Tecniche e tecnologie per lo studio e la promozione dei beni e contesti culturali
Durata:
La durata del progetto è di 48 ore formative
Il progetto:
Dedicato al programma di Alternanza Scuola/Lavoro, il progetto "Call to action. Tecniche e tecnologie
per lo studio e la promozione dei Beni e Contesti Culturali" mette il tema del lavoro ed i concetti di patrimonio
culturale ed ambientale poi, al centro di tutte le attenzioni. La metodologia didattica dell’Azienda, innovativa e
trasversale a tutti i canali del sistema scolastico-formativo, volge alla costruzione di una cultura
dell’apprendimento che riconosce e dà valore costruttivo, all’interno dei percorsi di istruzione, alla persona,
alla sua concreta esperienza nella realtà aziendale, la forma e la rende in grado di applicare le nozioni
acquisite in qualunque contesto.
Non solo beni culturali ma anche ambiente, territorio, per capire cosa ci circonda, come può essere custodito,
valorizzato e soprattutto, in un’ottica di “mercato”, quali sono in questo panorama le "domande" e quali le
nostre possibili "offerte".
Il programma, ambizioso nelle intenzioni ma non irrealistico, non è solo quello di arricchire la formazione degli
allievi con l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro ma anche quello di favorire
l’orientamento dei giovani valorizzandone le vocazioni personali.
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Progetto:
History 2.0 - Dallo scavo archeologico al blog
Il progetto:
La Storia è la scienza dell’archeologo e nell’era digitale, quella delle narrazioni plurime che contaminano
linguaggi e registri, fatta di spazi sociali di condivisione istantanea, poche parole, foto e video, i beni e gli
operatori culturali rischiano di essere dimenticati. Occorre stare al passo con questi tempi ed occorre che
l’operatore dei beni culturali si trasformi in mediatore di “spettacolarizzazione” al fine di stimolare, con nuovi
codici, il passaggio da una semplice acquisizione di conoscenze storiche alla promozione di una coscienza
storica.
History 2.0 vuole essere quindi un mezzo di orientamento a sé stessi ed alle professioni umanistiche, vuole
fornire delle linee guida standard replicabili in più contesti, vuole indicare come ri-attivare la comunicazione
della disciplina storica ed umanistica con metodi di partecipazione e comunicazione attiva dove i contesti
culturali diventano setting tangibili e vivibili.
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Progetto:
Accoglienza sapiente. La guida turistica
Durata:
Le attività prevedono un modulo di 48 ore, così suddivise: 8 teoriche, 40 sperimentali.
Il progetto:
"Le Guide Turistiche sono i rappresentanti delle città, regioni e paesi per i quali sono qualificati. Dipende
ampiamente da loro se i visitatori si sentono accolti, desiderano rimanere più a lungo o decidono di ritornare.
Esse contribuiscono considerevolmente alla percezione della destinazione. Le Guide Turistiche aiutano i
viaggiatori a comprendere la cultura della regione visitata ed il modo di vivere dei suoi abitanti. Esse svolgono
un ruolo particolare, da un lato, nel promuovere il patrimonio culturale e naturale, dall'altro, nell'aiutare la sua
sostenibilità, rendendo i visitatori consapevoli della sua importanza e vulnerabilità". Con queste parole il
C.E.N., Comitato Europeo di Normalizzazione, introduce lo Standard Europeo sulla formazione minima
richiesta alle guide turistiche europee, approvato nel gennaio 2008 (EN 15565 - 2008).
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Progetto:
Il promotore turistico. Dal patrimonio culturale agli itinerari turistici
Durata:
Le attività prevedono un modulo di 48 ore, così suddivise: 8 teoriche, 40 sperimentali.
Il progetto:
Il progetto, nell’ottica di una didattica aperta al territorio, vuole essere un mezzo di orientamento a sé stessi ed
alle professioni, vuole fornire delle linee guida standard replicabili in più contesti. Ogni territorio, ogni luogo, è
una potenziale mèta turistica e, in quanto tale, può figurarsi come mezzo di promozione e crescita economica
del contesto di appartenenza. Il confronto attivo con le nuove generazioni permette di modellare un giovane
substrato sociale predisposto a valorizzare il proprio patrimonio, ad immetterlo nel circuito di fruizione turistica
e, al tempo stesso, substrato preparato all’idea di un mondo del lavoro in cui immettersi significa rispondere a
criteri di versatilità ed intraprendenza.